La personalità di chi sceglie il NERO
Nero deriva dal latino nigrum, che significava “nero”, “scuro”, “cupo”, e in senso figurato voleva anche dire “tetro” ma in altri concetti anche “sfortunato” o “cattivo”. Il nero è il colore opposto al bianco anche a livello simbolico, esso rappresenta infatti il vuoto, ma anche il male contrapposto al bene. Associato al primo stadio alchemico della trasmutazione della materia viene definito “nigredo”, alludendo non solo al colore nero della materia, ma anche al “tenebroso”. Il colore Nero è la negazione del colore per antonomasia e rappresenta il confine che segna la conclusione della fase vitale; esprime, quindi, la negazione per la vita futura e della realtà con conseguente rifiuto a lottare. Chi predilige questo colore, infatti, generalmente sostiene che il futuro gli riservi scarse opportunità favorevoli ed è convinto che la responsabilità di tutto sia del mondo in cui vive e della società. Da queste convinzioni recondite ne consegue un comportamento apparentemente rinunciatario che può sfociare in rabbiose ribellioni. Il nero è anche il simbolo di ciò che non si può conoscere, di ciò che è segreto, misterioso, ignoto e conferisce a chi lo preferisce un forte senso del sacrificio e tenacia. Nella personalità di chi sceglie questo colore spicca molto anticonformismo, voglia di provocazione e desiderio di sedurre attraverso il corpo. Chi ama questo colore ha sempre una grande voglia di stupire gli altri ed il suo è uno spirito da eterno adolescente.
Difetti predominanti
La scelta del nero indica un atteggiamento estremista. Rappresenta, nel suo eccesso, la rinuncia, la negazione, la capitolazione completa o l’abbandono, ed influenza fortemente la scelta degli altri colori, rifondandone il carattere.
APPORTI VIBRAZIONALI
Associato al chakra dei piedi, solitamente poco considerato, ha un ruolo invece importante: racchiude il segreto misteriose pietre nere degli antichi culti matriarcali basati sulla conoscenza e sul potere delle energie telluriche. Governa il contatto con la terra da parte delle energie cosmiche, catalizzate dal chakra corona, e le incanala attraverso l’intero allineamento dei chakra principali fino al punto nel quale, fondendosi, vengono trasformate in energie telluriche; in questo modo, le potenti energie cosmotelluriche vengono irradicate sul piano fisico. Questo centro, depositario del segreto dell’alchimia, rivela come tutta la materia sia energia materializzata:attraverso le energie perciò la materia può essere trasformata.
Nell’Antico Egitto, il colore nero era considerato come uno dei colori sacri alla divinità. I più grandi Maestri lo utilizzavano come simbolo dell’Unità primordiale, dove tutto era essenza, forza potenziale ed eguaglianza. Il colore nero rappresenta la realizzazione totale e l’Assoluto. Come simbolo di autorità spirituale, questo riflette parte della divinità, trasmette sobrietà, austerità e dignità. È il simbolo della conoscenza piena e dell’integrazione della coscienza con L’Universo. Nell’antica Roma, ritroviamo il nero associato a SAturno, dio dell’implacabile scorrere del tempo, onorato nei Saturnali, la festa di fine anno che coincideva con la morte e la rinascita del Sole, il cui rito esprimeva l’imperativo naturale per il quale il vecchio ordine deve morire per dare origine al nuovo, creando un ciclo infinito di morte e rinascita, anche se a livello più profondo la festa dei Saturnali ci fa associare il colore nero alla comprensione che morte e rinascita sono fasi transitorie di una più ampia continuità. Il colore nero è, quindi, un colore sacro perché rappresenta il riposo eterno e l’anima pacificata che è immersa nella pienezza dell’essere. Ma il nero è anche il colore della depressione, della sofferenza psichica, della morte, del lutto; proprio per i suoi significati profondi e per il suo effetto negativo sull’umore, non viene utilizzato in cromoterapia.
Chi ripudia il Nero vuole esprimere la voglia di libertà e di non farsi comandare dagli altri, di non essere succube e al non rinunciare a niente. Di solito chi rifiuta il nero pecca di altruismo e, anzi, spesso pretende dagli altri molto più di quello che può fare per gli altri. Questi problemi possono venir attenuati interagendo con questo colore, utilizzandolo nell’abbigliamento e nell’ambiente in cui si vive o lavora. Molto utili le pietre nere come l’Ossiana, l’Onice e la Tormalina Nera, dove vi rimando per approfondimenti al link: https://consulenzeolistiche.wordpress.com/2013/04/28/tormalina/