Archivio mensile:Maggio 2013

LA DIPENDENZA AFFETTIVA – Come guarire.

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relazione sana La dipendenza affettiva. Come guarire.“Amatevi, ma non tramutate l’amore in un legame. Lasciate piuttosto che sia un mare in movimento tra le sponde opposte delle vostre anime. Colmate a vicenda le vostre coppe, ma non bevete da una sola coppa, scambiatevi il pane, ma non mangiate da un solo pane. Cantate e danzate insieme e insieme siate felici, ma permettete a ciascuno di voi d’essere solo.”
Kahlil GibranNella dipendenza affettiva, l’amore verso l’altro presenta diverse caratteristiche delle dipendenze in generale, pur presentando, rispetto a quest’ultime una differenza sostanziale: essa si sviluppa nei confronti di una persona e ciò la rende più difficile da riconoscere e da combattere.
Il concetto di dipendenza affettiva corrisponde a quella che potremmo definire una vera e propria disfunzione dell’anima e che influenza negativamente qualsiasi relazione sentimentale (non solo nei confronti del partner, ma spesso anche nei confronti di un amico, di un figlio o di un genitore) essendo un quadro psicopatologico in cui il “rapporto d’amore” è vissuto come condizione stessa della propria esistenza.

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CENTAURY – LA VOLONTA’

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centaury Centaury – Fiore di bach n.4

Condizione che sviluppa, armonizza o risveglia: VOLONTA’

Rappresentazione archetipica: “La Sottomissione”
Soggetto al dominio e all’impossibilità di essere libero da legami invisibili che annullano la volontà

CHAKRA: agisce sul 3° centro

Disturbi psico-fisici
Esaurimento, senso di stanchezza cronica, debolezza energetica per abbassamento delle difese, pallore, occhiaie, tachicardia, aritmie, gastrite, dispepsia, dolori dorsali e lombosacrali, complesso di inferiorità, masochismo, aggressività sessuale repressa, senso di inadeguatezza sociale. Intossicazioni per eccesso di medicinali. Sterilità.

Personalità associata
sottomesso, troppo ubbidiente, servile, si auto annulla, arrendevole, servo, remissivo, compiacente

Questo è il fiore per le persone che si sentono deboli e sottomesse. Bach sostiene che questa persona si fa distogliere dalle proprie personali inclinazioni a causa di una volontà non ben strutturata. La persona Centaury è sempre “troppo disponibile” a tal punto di dimenticare di prendersi cura di se stesso e della propria vita, cancellando la propria identità e individualità per servire gli altri.

Per eccesso di generosità ed altruismo, esaurisce tutte le energie spesso senza ottenere alcun riconoscimento per i propri sforzi e le proprie qualità. Ha bisogno di piacere al prossimo, quindi spesso diviene succube di personaggi opportunisti e con meno scrupoli.

Questo atteggiamento ha origine nella confusione che il soggetto pratica tra l’accettazione altrui e la stima di sé, qualità che gli manca. E’ una persona che oppone scarsa resistenza all’ambiente circostante, sia in senso materiale che in senso sottile e non conoscendo i propri confini, si fa invadere continuamente. 

Non si sente abbastanza forte per risolvere i suoi problemi e così s’impegna a risolvere quelli altrui, trascurando la propria missione nella vita e sentendo il desiderio di aiutare il prossimo come una vocazione; per questo può però cadere nell’opportunismo, nell’istrionismo, e nel complesso del martire.

Apporti positivi del Rimedio

Sulla personalita’

Compassione, apertura mentale, altruismo, capacità di rimanere se stesso in un gruppo, di collaborazione equilibrata, ispirazione, capacita’ di portare a termine un lavoro e di seguire esempi ed ideali ma restando se stesso. Tranquillità. Volontariato.

Sulla Sessualità

L’armonizzazione con l’essenza permette di sentirsi in parità  di diritti, e quindi di donarsi ma, allo stesso momento, di chiedere agli altri ciò che si vuole da loro.

Affermazioni positive

Il mio pensiero è fonte di gioia e sicurezza.
Solo io sono responsabile dello sviluppo della mia personalità
Trovo la mia meta e riesco a raggiungerla senza chiedere aiuto agli altri
Sono meno timido e non temo il giudizio degli altri

GUARIGIONE
La propria natura viene indirizzata verso un fine più alto, sviluppando l’energia necessaria per servire un ideale nobile piuttosto che gli interessi egoistici di qualcuno. Si riafferma la propria personalità, adottando un atteggiamento più equilibrato nei confronti altrui. Si recupera la dignità e il senso dell’equilibrio interpersonale.
Trionfa la volontà, la determinazione, la risolutezza personale, la vitalità, l’energia e la capacità di esprimere il proprio punto di vista.
Ci si sentirà’ in grado di liberarsi da tutte le dipendenze (alcool, droga, fumo, dipendenza affettiva, ecc…)  poiché questo fiore chiude l’accesso a ciò che è dannoso, ristrutturando le debolezze tramite un riempimento interiore.

Estensione del Rimedio con altri Fiori

Larch – per la mancanza di fiducia in sè, per il senso d’inferiorita’
Pine – per senso di colpa e dell’autolesionismo.
Red Chestnut – il fiore dell’eccessiva preoccupazione per i propri cari Honeysuckle – per divincolarsi dal passato.
Olive – come rinvigorente
Larch – per la temporanea incapacità
Elm – per lo sforzo eccessivo
Agrimony – perché si è riconosciuto il proprio lato “ombroso”
Chestnut Bud – sostegno per sfuggire alla ripetizione
Cherry plum – per la paura di non farcela
Walnut – per proteggere il cambiamento
Crab Apple –  per la purificazione
Aspen – per la riarmonizzazione

Preparazione
Le bottigliette stock sono quelle che si trovano in commercio, dalle quali poi ognuno prepara i flaconcini o comunque le diluizioni per il trattamento.
Per preparare le bottigliette stoch di Fiori di Bach si deve prendere una bottiglietta da 30ml provvista di contagocce che andrà cosi’ riempita:
Versare due gocce del flacone del rimedio, o di ciascuno dei rimedi scelti, in 30 ml di acqua minerale naturale e due cucchiaini di brandy (brandy di buona qualità con una gradazione di circa 40° e meglio se derivante da produzione biologica e di frutta) come conservante. Da questa soluzione il paziente prende la dose giornaliera che consiste in 4 gocce 4 volte al giorno, per un periodo di tempo che varia da poche settimane a 2 mesi, in un bicchiere d’acqua o direttamente sotto la lingua”.

Namastè

DIASPRO ROSSO

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diaspro rosso IL DIASPRO ROSSO
Il Diaspro, in tutte le sue varianti, è una pietra unica che rimuove tutta l’energia negativa presente nel corpo umano. Il Diaspro Rosso è la varietà più potente. Aiuta in tutte le aree di sopravvivenza critica ed è una ottima pietra di protezione. Denominato pietra guerriera, promuove l’azione, stimola il coraggio, rende combattivi, dona l’energia necessaria a superare qualsiasi ostacolo. Anticamente al Diaspro veniva attribuita la virtù di neutralizzare qualsiasi tipo d’incantesimo, e di allontanare i pensieri inquietanti. Si narra che nell’elsa della spada dei guerrieri troneggiava un diaspro rosso che li rendeva coraggiosi e invincibili. Per gli antichi egizi invece il diaspro sanguigno era l’emblema del sangue della dea Iside.
Questa pietra sostiene e supporta la persona che lo indossa durante i periodi di maggiore stress, apportando un senso di tranquillità, pace e completezza unificando tutti gli aspetti della vostra vita. Il Diaspro Rosso rafforza le responsabilità, ci indirizza verso le scelte migliori per la nostra evoluzione e compassione. Possiede un effetto stabilizzante e aiuta a ritrovare tutta la propria energia e ad utilizzarla in modo più equilibrato.
EFFETTI SUL CORPO FISICO
Il Diaspro Rosso aiuta ad avere una migliore ossigenazione del sangue che attiva la vitalità fisica e la rigenerazione dei tessuti nonché a curare le infezioni.
E’ inoltre indicato per coloro che hanno difficoltà ad assimilare il ferro, in caso di anemia congenita.
Stimola gli organi della riproduzione, riequilibra le energie sessuali. Fortifica il feto. Facilita il parto rendendolo meno doloroso e problematico. Calma nausea, stimola il fegato, la vescica biliare e i reni. Regola la guarigione del sistema gastrico e dona equilibrio al sistema endocrino.
EFFETTI SULLA PSICHE
Il Diaspro Rosso protegge contro le influenze nefaste. Armonizza il corpo e lo spirito, dà sensibilità e comprensione. Riduce l’insicurezza, i timori, i pensieri inquietanti e i sensi di colpa. Promuove la volontà, il senso della rettitudine e l’onestà. Stimola il coraggio, l’intraprendenza e la concretezza.
Favorisce l’assunzione delle proprie responsabilità e la determinazione nel realizzare gli obiettivi.
Aiuta a non sentirsi troppo coinvolti emotivamente in relazioni con altre persone e a non rimanere invischiati in situazioni che potrebbero nuocere. Esercita una forte influenza sulla propria natura emotiva, riducendo lo stress.
PULIZIA E RICARICA
Può essere scaricato da disarmonie dopo l’uso sotto l’acqua corrente. Può essere posto senza problemi al sole per qualche ora.
USO
Il Diaspro Rosso può essere tenuto addosso come bracciale o collana per lungo tempo a contatto con la pelle.
Si applica al primo chakra, Muladhara, per  rivitalizzare le funzioni dell’organismo.
Montato in anello da portare al dito medio è utile per prevenire malattie dell’apparato genitale e migliora l’ossigenazione del sangue.
Per i problemi di digestione e di stomaco, bere il mattino presto a digiuno un bicchiere d’acqua dove è stato lasciato per una notte un Diaspro Rosso, una Howlite e un Cristallo di Rocca.
Namastè
I talismani di Edora per un aiuto personalizzato: https://consulenzeolistiche.com/monili-di-riequilibrio-edora/

CERCHIAMO SEMPRE QUALCOSA

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paceinteriore  Cerchiamo sempre qualcosa. Ma è la Pace interiore che ci chiama.

C’è sempre qualcosa che vorremmo avere, fare, che desideriamo. C’è sempre un ideale da raggiungere, uno scopo da realizzare… non ci sentiamo mai “pieni” e cerchiamo sempre quel “qualcosa” che ci manca.
Ma la cosa più irreale è che appena raggiunto un traguardo, lo si lascia alle spalle, non se ne gode appieno e ci si proietta verso il nuovo obiettivo. Ecco, è giusto avere aspirazioni, ma credo sia giusto anche fermarsi a godere del frutto del proprio percorso. Questa incessante ricerca a cosa serve se non assaporiamo mai i risultati? E perché’ questi risultati non ci bastano mai?
Cresciamo, maturiamo, invecchiamo cercando e bramando e non sentendoci mai pieni e appagati. Ma perché ? La verità è che ciò che realmente desideriamo e’ altrove, non nelle cose materiali o nella incessante nutrizione dell’ego ma in un luogo nascosto, dietro una porte che non abbiamo mai avuto il coraggio di aprire davvero…. il nostro Sè interiore.
Iniziamo allora da un primo passo: fermiamoci ad ammirare le nostre realizzazioni. Fermiamoci, accettiamo il presente, prendiamone consapevolezza. E’ l’ego con le sue illusioni di falso potere e falsa felicità che causa il conflitto interiore. L’ego che prima ci invita ad esprimere un’infinità di desideri e poi a cercare la colpa che ci impedisce di raggiungerli.

… sei sempre stato, ciò che stai cercando. Tutti sono già la natura suprema, la natura del Buddha o la consapevolezza di Cristo, ma la maggior parte di noi non lo sa.”
Adyashanti

Quando si riesce a sostituire un desiderio con le qualità dell’ ESSERE (la saggezza, la pazienza, la determinazione, la consapevolezza) che servono per ottenerlo, la fiducia in se stessi aumenta in maniera proporzionale.
Allora, facciamo tacere la mente e i pensieri, acquietiamo il corpo, scendiamo nel profondo. Senza dormire e senza farti lusingare dai sogni che ti invitano a entrare nei loro paesaggi e personaggi immaginari. Col vuoto interiore assoluto e calmo sorge il tuo IO SONO spirituale, la tua vera essenza. La tua PACE interiore.

Come ritrovare la pace interiore?

La Pace interiore e’ in noi. Dobbiamo solo chiederla affermando questa decisione a se stessi:

-VOGLIO VIVERE PIENAMENTE L’ESPERIENZA CHE SI PRESENTA –

Voglio accettarmi per come sono, voglio accettare gli altri per come sono, voglio accettare tutto ciò che mi è successo, sta succedendo e succederà.

Raggiungi la consapevolezza!

La pace interiore è vicina a te

Raggiungere una condizione di quiete della mente e di pace non è difficile come potrebbe sembrare, perché la pace, come tutte le altre emozioni, si trova già dentro di te in ogni istante.
L’unica cosa che devi fare è imparare a riconoscerla e “metterla in funzione” nel modo corretto e non è poi così difficile.
La pace interiore, il silenzio e la gioia abitano nel profondo di ogni essere umano e sono raggiungibili da tutti ma richiedono di sviluppare il giusto atteggiamento e di consolidare la giusta pratica, un po’ come certe arti, che tutti possiamo praticare ma che richiedono addestramento per dare frutti.

Il silenzio non è “vuoto”.

Molti pensano che il silenzio sia l’assenza di rumore, la condizione in cui ci si trova quando “manca” tutto il resto.
Ma non è così: il silenzio è il “luogo” della pace, è lo sfondo sul quale vengono appoggiati i suoni. La pace interiore e il silenzio non sono “posti” ma condizioni della tua mente.
Se desideri trovare la tua pace interiore, quindi, devi imparare innanzitutto ad entrare e a restare nel silenzio.
Per arrivare ad ascoltare il silenzio, devi comprendere come giungere ad un particolare tipo di atteggiamento interiore, “l’atteggiamento meditativo” che consiste nel creare dentro di sé una “zona del silenzio”, uno spazio protetto, nel quale puoi creare la tua pace indipendentemente da quello che succede “là fuori”.
Il silenzio è il “luogo” dei pensieri che non abbiamo ancora pensato, è il “luogo” nel quale possiamo andare a cercare i pensieri nuovi, l’intuizione, l’ispirazione. E’ il “luogo” dove vive il nostro Se interiore.
Nel silenzio, la nostra mente inizia ad ascoltare una voce più sottile, una voce interna, che parla attraverso l’intuizione.

Le sessioni dedicate alla meditazione (che troverete prossimamente nella sezione categorie di questo sito) rappresentano un momento di “apertura della mente”, un salto di qualità nel proprio percorso di sviluppo interiore.
Si può dire che la meditazione, oltre ad essere un allenamento alla consapevolezza, è anche e sopratutto l’ascolto del silenzio.
Non si tratta di “creare il vuoto”, come molti pensano, ma di imparare a porsi nella posizione di “testimoni della propria mente”, di osservatori dei propri pensieri e delle proprie emozioni…. di dare spazio a ciò  che il nostro Se interiore vuole comunicarci.

Non mi resta ora che augurarvi un cammino di Pace e di perfetto “silenzio” per ascoltare l’Essenza. L’UNIverso è con Noi!

Namastè