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SUPERARE LA PAURA DEL GIUDIZIO DEGLI ALTRI

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La paura del giudizio degli altri.

Nella paura del giudizio rientrano due componenti fondamentali: il bisogno di approvazione e la paura della critica, ovvero il bisogno di conferme della propria adeguatezza e la paura di qualcosa che faccia da specchio circa eventuali limiti o mancanze.
Ma da dove origina questa paura del giudizio?
Il condizionamento ambientale gioca un ruolo fondamentale nella creazione dei valori che facciamo nostri durante la crescita e cui facciamo riferimento costantemente. Avendo ricevuto un educazione costantemente rivolta verso l’attenzione al punto di vista altrui,  “Cosa penseranno gli altri di me?” sara’ la nostra forma pensiero piu’ ricorrente e  questo modo di pensare ci portera’ a vivere sempre in preda all’ansia in quanto non sappiamo né potremo mai sapere, se non a posteriori, come l’altro ci giudica. Scegliamo così spesso di vivere cercando di non creare fastidi e problemi agli altri,  reprimendo le nostre richieste e rimanendo incapaci di dire “NO” se gli altri ne fanno a noi, perche’ viviamo col timore che con la negazione gli altri potrebbero amarci di meno e che magari inizieranno ad evitarci; cosi’ ci facciamo andar tutto bene o al limite cerchiamo scuse per “evitare” il giudizio. La paura del giudizio e della critica minano fortemente la nostra parte più intima, la nostra identità; facendoci stare sempre in allerta, pronti a monitorare ogni segnale interpretato come svalutante, in un costante lavorio mentale che ci costa molta energia e benessere psicologico. Non siamo spontanei né liberi, siamo passivi, ci sentiamo insicuri e non abbiamo stima di noi. Avvertiamo un profondo disagio interiore e ci sentiamo bloccati in quello che vorremmo fare o dire; cosi’ il giudizio degli altri alla fine diventa il nostro giudizio e diveniamo nemici di noi stessi.
Come allontanare la paura del giudizio?
Innanzitutto dobbiamo cominciare ad essere consapevoli che possiamo decidere in autonomia, che siamo in grado di valutare il nostro comportamento, i pensieri, le emozioni, assumendocene la responsabilità. La nostra cultura preferisce modelli di comportamento riassumibili in cio’ che e’ “giusto” o “sbagliato”. Se non ci adeguiamo a queste semplici ma perentorie regole, subentra il senso di colpa. Per non cadere nella trappola del giudizio non dobbiamo fare riferimento a criteri esterni di “giusto”-“sbagliato” ma chiederci:

  • CHE EFFETTO HA SUL MIO STATO D’ANIMO?
  • MI PIACE O NON MI PIACE?
  • PUO’ ANDARE BENE PER ME O NO?
  • LO VOGLIO O NON VOGLIO?
  • SONO O NON SONO D’ACCORDO?

Siamo dunque noi che dobbiamo e possiamo:
-SCEGLIERE di fare per noi stessi, di agire per soddisfare i bisogni che ci rendono felici. Dobbiamo quindi dare priorità alle nostre scelte basandoci su quello che vogliamo e riteniamo sia meglio per noi.
-RICONOSCERE i nostri bisogni e dar loro la giusta importanza. Non dobbiamo basare le nostre scelte su quello che vogliono gli altri ma su cio’ che va bene per noi. Impariamo a dire “voglio” senza sentirci in colpa e sfuggiamo alla tirannia dei “dovrei”. Associa felicità alla libera espressione di ciò che senti, pensi, desideri e associa dolore a ciò che ti impedisce di essere te stesso e di dire ciò che senti e pensi: quello che hai dentro è importante ed esternarlo è un arricchimento per te e per gli altri.
– IMPARARE a valutare i giudizi ed i consigli delle persone. Accogli le critiche sagge fatte con affetto per aiutarti e non dare importanza alle critiche che senti inutili, false e deleterie. Impara dai tuoi errori per migliorarti anziché considerarli una sconfitta. Sii autoironico: questo atteggiamento ti aiuterà molto a non temere le critiche ed i giudizi.
– ESPRIMERE sentimenti, emozioni, pensieri, idee e opinioni con semplicità e spontaneità, senza vergogna; gli altri ti apprezzeranno per questo. Esprimiti usando il pronome ‘io’ evitando frasi impersonali.
Questi suggerimenti se applicati costantemente, sono i fondamenti per superare la paura del giudizio altrui permettendo di migliorare la propria autostima e le relazioni sociali. Le parole acquisiranno un peso diverso e ci renderemo conto che non sarà poi più così importante quello che pensano gli altri, ma al contrario diventerà fondamentale sentirsi liberi di esprimere le proprie idee, le proprie emozioni ed i propri desideri. Noi primi impareremo a criticarci e gli altri non saranno più dei giudici così feroci come invece accadeva nel passato.


AFFERMAZIONE MEDITATIVA PER SUPERARE LA PAURA DEL GIUDIZIO

IO sono una bella persona a prescindere da cosa dicano gli altri
il giudizio degli altri mi scivola ma non mi influenza
ogni molecola di come sono è giusto sia così

IO non ho bisogno di barriere nè di malattie
né di altro per difendermi
non è avendo il controllo che acquisto potere sulla mia vita ma perdendolo.

La Luce è in ME ed ogni mia decisione è frutto del mio volere e del volere dell’UNIverso.

IO SO’ che ogni decisione che prendo è la via per me.

Gioia, pace ed equilibrio scorrono in me. In piena fede, ringrazio.

Namaste`

COSA SIGNIFICA MEDITARE?

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MEDITAZIONE

Durante le mie sessioni collettive di insegnamento alle mediazione propongo ai partecipati degli spazi meditativi. Mi capita sovente, allora, durante questi momenti (quando tutti sono presi nella meditazione) di mettermi volontariamete a produrre dei suoni secchi con un tamburo. Di solito i presenti sobbalzano e osservano perplessi questo mio comportamento. Ed e’ proprio allora che spiego loro che si sono distratti, che si sono impauriti, perche’ in realta’ non stavano realmente meditando ma che si stavano solo concentrando!

Differenze fra Concentrazione e Meditazione

La concentrazione è una allenamento controllato volontariamente. E’ come quando, per imparare a guidare un automobile, proviamo e riproviamo i diversi movimenti, per apprendere la tecnica della guida. La Meditazione è quando ormai siamo padroni di tutti i movimenti, ci diamo una meta e ci dirigiamo verso di essa, senza più pensare a cosa dobbiamo fare per cambiare la marcia o per frenare. Le tecniche di concentrazione possono essere oggetto di studi e insegnamenti retribuiti, fare parte di corsi veri e propri per una maggiore efficienza e resa dell’individuo, per migliorare la praticita’ della vita. La Meditazione invece fa parte di una sfera diversa, soggetta a leggi diverse, di contenuto non pratico ma spirituale, elevato, sottile. Si potrebbe anzi dire che il “buon” meditante, più pratica e maggiormente si rende consapevole di quanto l’essenza della meditazione stessa sia sfuggente, inafferrabile, indefinibile.

Cos’e’ allora la meditazione?

Possiamo dire che la meditazione è un puro stato d’essere originariamente naturale che riemerge solo praticando un lavoro su di sé. Si deve imparare, anzi reimparare, non a meditare ma a tornare alla condizione normale del corpo e della mente, a quello stato di unità precedente a qualsiasi dualità. Attraverso una serie di esercizi di indagine della propria meccanica fisica e mentale (dalle sensazioni e dai pensieri più grossolani a quelli più sottili), si impara quindi ad essere pienamente presenti, consapevoli del qui’ ed ora realizzando la pienezza della pura attenzione. Meditare con pura attenzione significa essere consapevole non di ciò che stai facendo ma di come lo fai. Devi ricordare che la meditazione è la tua natura: non è un risultato, è una condizione reale; non deve essere raggiunta, deve solo essere riconosciuta, è la tua essenza: non puoi averla e non puoi non averla.

Concludendo, per essere in meditazione non devi fare niente, non devi ripetere dei mantra, non devi ripetere il nome di dio, devi semplicemente osservare la tua mente: non disturbarla, non ostacolarla, non reprimerla. La meditazione non è un credo, non è un dogma, non è un culto, non è una religione, non è una morale, non è un giudizio: è un’esperienza evidente in se stessa.

Namastè

SEI YIN O YANG?

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yin e y

Bisogna innanzitutto specificare che nessuno interiorizza solamente l’una o l’altra personalità, ma possiamo reagire diversamente ai nostri problemi quotidiani a seconda di quanto Yin o Yang è presente in noi.
L’azione, il senso di responsabilità, l’entusiasmo e la voglia di fare riflettono la personalità Yang mentre la pacatezza, la riservatezza e la rilassatezza riflettono la personalità Yin.

La personalità Yang è quindi attiva, autoritaria, ardente, concentrata; la personalità Yin è tranquilla, gentile, magnetica.

Una “dose” di Yin in una personalità Yang evita l’arroganza, l’impazienza e l’intolleranza. Viceversa una “dose” di Yang in una personalità Yin evita la depressione, la tristezza ed il pessimismo.

Yin e Yang sono strettamente collegati al nostro aspetto fisico. Distinguiamoli meglio:

L’aspetto fisico

Poiché ogni individuo possiede sempre sia lo Yin che lo Yang, probabilmente individueremo delle caratteristiche di entrambi i tipi riflesse nella nostra fisionomia.

Se siamo incerti su quale caratteristica è predominante dobbiamo allora osservare i nostri occhi. Se sono vicini o leggermente infossati siamo Yang, se sono distanziati e leggermente sporgenti siamo Yin.

Tipologia Yang

Dobbiamo immaginare una linea che scende nel mezzo del tuo viso dalla tua fronte fino al mento, come per dividerlo in due. Nel tipo Yang, i lineamenti del viso sono concentrati verso questa linea mediana: gli occhi sono vicini tra loro, a volte infossati e stretti; le sopracciglia sono inclinate verso l’attaccatura del naso, il naso è  piccolo e leggermente schiacciato, la bocca è minuta e le labbra sottili, gli zigomi, invece sono pronunciati e le mascelle sono volitive, larghe e squadrate, la forma del viso è ovale o leggermente allungata.  La tipologia  Yang  si è formata in condizioni climatiche molto difficili come si possono trovare nelle latitudini più estreme della terra e nelle regioni nordiche/ montuose.

Caratteristiche schematizzate.

Sesso: maschile

Clima di origine: freddo, nordico.

Stagione di nascita: primavera, estate.

Corporatura: brevilinea

Colore degli occhi e dei capelli: chiari.

Comportamento: attivo, pratico, razionale.

Personalità: concentrato.

Atteggiamento: competitivo

Visione della vita: materialistica.

Ambiente: città

Cucina: pesante, forte, speziata.

Fisionomia Yin

In un tipo Yin le linee del viso divergono dalla linea centrale. Ci può essere un avvallamento che scende al centro del viso producendo due lobi frontali distinti. Particolari fossette possono essere presenti  sulla punta del naso e sul mento; nonché una fessura tra i denti centrali. Gli occhi sono  distanziati, grandi e a volte sporgenti, gli zigomi sono delicati e la mascella è arrotondata dal mento all’attaccatura dalle orecchie; la bocca è ampia e le labbra sono carnose; la linea del viso tende all’orizzontalità. Il tipo yin è originario di zone con condizioni atmosferiche temperate come si possono trovare il latitudini tropicali o con climi temperati e nelle aree oceaniche.

Caratteristiche schematizzate.

Sesso: femminile

Clima di origine: caldo equatoriale

Stagione di nascita: autunno, inverno

Corporatura: longilinea

Colore degli occhi e dei capelli: scuri

Comportamento: intuitivo, calmo.

Personalità: rilassata, rilassante.

Atteggiamento: collaborativo

Visione della vita: spirituale

Ambiente: campagna

Cucina: leggera.

 

Namastè

Rimedi naturali per: Pelo opaco, Ferite, Irrequietezza.

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Le molecole contenute negli oli essenziali sono considerate l’anima, l’essenza, della pianta stessa; sono altamente veicolanti e  per questo sono  in grado di entrare in contatto vibrazionale con l’organismo. Gli oli essenziali agiscono sull’animale a livello cutaneo, circolatorio, digerente, urogenitale, endocrino, nervoso, articolare ed immunitario. Sono impiegati per le loro molteplici proprietà: disinfettanti, antibatteriche antifungine, antivirali, antisettiche, antiparassitarie, anticatarrali e mucolitiche. Il loro utilizzo si è dimostrato spesso risolutivo, sia in caso di patologie manifeste che in quelle meno evidenti. Gli oli essenziali si possono strofinare sul pelo di tutti gli animali da compagnia ma non sul pelo dei gatti che  non li gradiscono. Per loro si utilizzano gli oli diffusi nell’ambiente, nelle cucce e sui giacigli.

Vediamo ora i rimedi per alcuni comuni disturbi:

PELO OPACO

Oli essenziali di Ginepro, Camomilla, Tea Tree, Limone. Composto indicato nei casi in cui il mantello risulti poco luminoso oppure si manifesti una perdita eccessiva di pelo. Il suo utilizzo ridona vigore, lucentezza e consistenza al manto. Uso: disperdere 15/20 gocce nell’acqua per il bagno e bagnare tutto il pelo dell’animale. 10/15 gocce (secondo la taglia) da applicare direttamente sul corpo e distribuire spazzolando con cura una volta al giorno.

FERITE

Cipresso, Tea Tree, Lavanda, Eucalipto. Questo composto è adatto a tutti i tipi di ferite e agisce velocizzando la cicatrizzazione, diminuendo notevolmente il rossore e lenendo il dolore. E’ particolarmente indicato nel caso in cui l’animale sia affetto da ulcera e la cicatrizzazione completa necessiti di tempi più lunghi. Uso: alcune gocce direttamente sulla ferita, nella quantità relativa all’entità del danno. E’ possibile, volendo, intingere una garza sterile nel composto e procedere con degli impacchi direttamente sulla ferita.

IRREQUIETEZZA

Oli essenziali di Melissa, Basilico, Lavanda, Maggiorana. Composto utile per calmare e rasserenare gli animali spaventati, agitati, nervosi, che possono aver subito un trauma oppure di personalità ansiosa. Uso: distribuire 10 gocce di composto sul mantello e far penetrare con un lieve massaggio, almeno 1 volta al giorno. La dose può essere aumentata secondo la taglia dell’animale. Inoltre: 10 gocce nel diffusore di essenza. 5 gocce nel luogo di riposo. Continuare fino ad apprezzabili segni di miglioramento.

Namastè

Ielena.

LIBERARSI DALLE PAURE E DALLE FOBIE

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paura Per trasformare un atteggiamento, un modo di reagire, per liberarci di ciò che ci impedisce di star bene con noi stessi, vi sono tre tappe essenziali:

1. PRENDERE COSCIENZA

non si può cambiare nessuna reazione di cui non siamo coscienti;

2. ACCETTARE

Bisogna riconoscere la situazione qual è. Finche’ non ammettiamo onestamente di aver bisogno di aiuto, non passiamo all’azione per chiederlo. Quindi, accettare e riconoscere la propria incapacità a liberarsi da soli del problema;

3. PASSARE ALL’AZIONE

quello che sappiamo non basta a cambiare il nostro modo d’essere, ma è ciò che facciamo di quello che abbiamo scoperto.

Queste tre tappe sono fondamentali in tutto il processo di trasformazione o di guarigione; sono i passi importanti da compiere per liberarti delle tue paure o delle tue fobie.

Vediamo, ora, alcuni esercizi pratici per aiutarti nelle tre tappe del processo di guarigione.

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CRISTALLO DI ROCCA O QUARZO IALINO

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quarzo Ialino

Il Quarzo Ialino è ritenuto il re del regno minerale ed è considerato la forma più pura di cristallo. Il suo nome deriva dal greco Krystallos yalos, ‘cristallo trasparente’ che viene tradotto anche come “ghiaccio chiaro”.

Gli antichi Greci, infatti, credevano fosse ghiaccio solidificato mentre gli Sciamani lo consideravano una “Pietra di Luce” poichè ritenevano che provenisse direttamente dal Cielo. E’ affascinante, semplice e nello stesso tempo molto elegante. Simboleggia la bellezza, la purezza, l’innocenza, la fede e la verita’. E’ luminoso, trasparente, incolore, ed ha la capacità di scomporre la luce bianca nei colori dell’arcobaleno. Da sempre, in tutte le culture, è considerato una pietra di auto-guarigione, dai poteri magici e terapeutici. Puo’ allontanare demoni e malattie e infonde energia, forza e coraggio.

Il Quarzo Ialino è un potente cristallo che ha la capacità di amplificare, concentrare, immagazzinare e trasformare l’energia presente nell’universo facendola confluire nell’aura, potenziandone la forza vitale e rinforzando i punti deboli del campo aurico. Purifica i corpi sottili rendendo più fluida la nostra energia. La sua “missione” è quella di convogliare ed incanalare le più alte energie cosmiche sul piano terrestre, ad una frequenza tale da purificare ogni aspetto oscuro, dissolvendo ogni negatività. Ci viene in aiuto per ricordarci che il nostro scopo finale è quello di diventare l’incarnazione della Luce, la riunificazione con l’UNIverso.

Proprietà e significato nella Cristalloterapia

Di livello spirituale molto elevato, è il cristallo piu’ idoneo da usare durante la meditazione in associazione ai mantra, alle affermazioni positive e alle preghiere. Le sue altissime vibrazioni energetiche sono alla pari di quelle emesse dai Grandi Maestri dell’umanità. La sua energia entra in contatto con la nostra intimità più profonda , risveglia la nostra coscienza e allontana coloro che non sono ancora pronti al risveglio. E’ talmente ricco di energia che ad alcuni soggetti particolarmente sensibili, può risultare insopportabile perchè si ha l’impressione di essere avvolti da una spirale di energia in continuo movimento.

Voglio ricordare che il Cristallo di Rocca è collegato ai chakra superiori che ci permettono la perfetta armonia con l’energia sottile dell’UNI.

Effetto sul corpo

Rivitalizza le zone insensibili, fredde e rigide. Riequilibra le funzioni del cervello, rafforza i nervi e stimola le ghiandole e la circolazione del sangue. Infonde energia e attenua la febbre, il mal di testa e la nausea. Lenisce i dolori, soprattutto ai denti. Aiuta a eliminare lo stress e le tensioni, favorisce l’eliminazione delle tossine. Effetto sulla psiche Il cristallo di rocca rende sinceri e imparziali. Rafforza la capacità di comprendere gli altri e, allo stesso tempo, di affermare la propria natura più profonda. Amplifica e illumina il pensiero. Stimola l’individuo a conoscere se stesso. Ogni cristallo di rocca è un generatore dell’energia più pura che ci sarà elargita se, semplicemente, ci porremo in sintonia con esso: è la pietra che guida verso la chiarezza ed è un potente conduttore di energia che illumina chi lo possiede. Porta armonia, gioia e serenità. Ha una forza universale e aiuta la meditazione.

Modalità d’impiego

Per ottenere effetti duraturi sia sul piano fisico che spirituale si consiglia di posizionarlo sulla parte dolente oppure di portarlo sempre con sé a stretto contatto con la pelle. In questo modo, il cristallo donerà equilibrio alle nostre energie, rimuoverà i blocchi, ci proteggerà e scaricherà su di sé le tensioni negative che sono in noi e quelle di chi ci circonda, mentre una grossa punta o una drusa proteggerà noi e la nostra casa purificando l’ambiente. Le punte di quarzo puro sono usate in cristalloterapia per riequilibrare i chakra, passandole su ciascuno a partire dal primo con movimento orario. Anche i cristalli biterminati vengono usati per sciogliere e fluidificare il passaggio d’energia. Può essere utilizzato per rafforzare l’azione delle altre pietre. ll cristallo di rocca può essere scaricato dopo l’uso sotto l’acqua corrente.

I talismani di Edora per un aiuto personalizzato: https://consulenzeolistiche.com/monili-di-riequilibrio-edora/ Namaste’ Ielena

FIORI DI BACH PER CURARE L’ANSIA.

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fiori

I fiori di Bach per l’ansia agiscono su diversi fronti, rispetto allo stato emotivo alterato che causa il disturbo. Tanti possono essere i rimedi naturali per alleviare l’ansia, ma la forza dei rimedi floreali sta proprio nell’arrivare al nocciolo del problema elimandolo alla radice.

Vediamo ora quali sono i fiori di Bach associati alle diverse forme d’ansia.

AGRIMONY: E’ indicato per alleviare il tormento interiore che nascondiamo agli altri.

Profilo dell’individuo cui consiglio questo fiore:

– A chi indossa una maschera con una facciata d’allegria per evitare di mostrare agli altri il proprio lato oscuro e tormentato.

-A chi nelle discussioni cerca sempre di evitare lo scontro e di rimanere accomodante per paura di non essere accettato, amato e di rimanere solo.

-A chi evita di mostrare la sua contrarietà o il suo dissenso nei confronti di persone o situazioni, scendendo a compromessi anche sfavorevoli perchè non tollera i conflitti.

-A chi ricerca costantemente l’evasione per affrontare le prove con allegria ma in realtà vive attanagliato dall’irrequetezza, dall’ansia, dal tormento e dalla tortura interiore, sopratutto di notte.

QUALI BENEFICI APPORTA QUESTO RIMEDIO: Aiuta ad affrontare i problemi senza nasconderli, donando serenità e ottimismo nel fronteggiarli.

WALNUT: E’ il rimedio per l’ansia provocata dal cambiamento o dalla pressione che il mondo esercita su di noi. Questo rimedio aiuta a fronteggiare un cambiamento consistente di vita (una separazione, un lutto, un cambiamento di casa o di lavoro..ecc)

Profilo dell’individuo cui consiglio questo fiore:

– A chi desidera spezzare vecchi legami, associazioni e stili di vita senza provare rancori, rimpianti, instabilità, confusione e incertezza verso le decisioni prese.

-A chi si sente come se fosse privo di difese verso gli altri e assorbe come una spugna i loro stati d’animo.

QUALI BENEFICI APPORTA QUESTO RIMEDIO: Dona costanza, decisione e determinazione, apertura mentale e verso i cambiamenti, capacità di modificare le abitudini.

WHITE CHESTNUT: E’ il rimedio per l’ansia provocata dai pensieri circolari.

Profilo dell’individuo cui consiglio questo fiore:

– A chi rimurgina senza tregua, ossessivamente, i traumi passati per cercare soluzioni,  ma si ritrova a rivivere soltanto le esperienze negative.

-A chi ha preoccupazioni, ricordi, fissazioni ossessive, ragionamenti, idee e pensieri circolari che, se cacciati, ritornano ed impediscono il sonno.

-A chi è tormntato dalla propria mente, manca di lucidità e di concentrazione sui doveri quotidiani, rischia incidenti perchè sempre assorto nei suoi pensieri.

-A chi soffre di tic nervosi, mal di testa di origine tensiva ed insonnia.

QUALI BENEFICI APPORTA QUESTO RIMEDIO: Aiuta a tenere a bada i pensieri ossessivi e a frenare il continuo lavorio della mente, favorendo il rilassamento e la pace interiore.

Namastè.

BENVENUTO!

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SE SEI QUI’ NON E’ UN CASO…

Quando noi decidiamo di modellare la nostra vita sulla base di quello che sappiamo di noi, decidendo l’intreccio come se fossimo uno scrittore, ci dimentichiamo che, di noi, sappiamo solo una parte della storia: ci sfugge tutto quello che è inconsapevole. Ed è l’inconscio che modella la nostra storia.

Robert Hopke

Sono infinite le vie che ci conducono dove “dobbiamo essere”.

Cosa ti ha portato qui’? Forse hai un problema che ti affligge? Magari la tua vita non scorre serena o ti stai chiedendo “chi sono”, “dove vado”…? Forse ancora non lo sai ma TUTTE le risposte ai dubbi che ti affliggono sono in TE… e la tua energia è pronta AD AIUTARTI!

sfondo mani di luce

La guarigione energetica. Cos’è. 

Per meglio comprendere cosa sia la guarigione energetica bisogna rivedere il concetto di malattia. La moderna scienza medica individua i problemi fisici curandone i sintomi ma non si sofferma sul capire da dove ha effettivamente origine il problema.

In pratica si cura la malattia ma non la causa e perdipiu’ con sistemi omologati ed uguali per ogni individuo. Ogni persona, invece, è un UNIverso univoco ed i nostri corpi proiettano il nostro stato interiore all’esterno, manifestando i sintomi della malattia, per avvisarci che “qualcosa” in noi non è equilibrato o meglio “non funziona” come dovrebbe.La guarigione energetica, praticata d’apprima sotto la guida di un “mediatore” e poi in completa autonomia, attiva il processo di riequilibrio che permette la rimozione dei blocchi interiori, di quelle modalita’ inconsapevoli (azioni e pensieri) che causano ferite nella nostra esistenza, fin dai primissimi attimi di vita,  che accumulati e non rimossi causano la malattia sia fisica che interiore.

Riequilibrando l’energia, lasciandola fluire finalmente libera, non bloccata, si riconduce l’individuo allo stadio di pacificazione, al vero SE interiore e alla riconnessione con l’UNIverso.

Quale effetto provoca LA GUARIGIONE ENERGETICA.

L’energia attivata e riconnessa al flusso UNIversale, attiva i processi di autoguarigione, innalzando la consapevolezza del SE. In questo modo l’individuo sviluppa e ritrova l’innata capacità di sostenere la tensione degli opposti, del bene e del male, della tristezza e della gioia,percependo la sua reale connotazione nel percorso di vita, eliminando le esperienze negative, ritrovando la vera coscienza dell’ESSERE nel benessere fisico e psichico.

Quando praticare la guarigione energetica.

Qui, torniamo alle domande iniziali: Sei perennemente triste? La tua vita è in disarmonia con quello che vorresti realmente essere? Hai già il sintomo di una malattia? Ti manca “qualcosa”?  Ti senti in disarmonia con il tuo essere ed il mondo che ti circonda? Se hai risposto si ad una o piu’ di queste domande allora

si…sei in disarmonia a causa di blocchi energetici.

Attraverso la pratica della guarigione energetica, le tue forze verranno sostenute ed attivate. Ritroverai salute, calma, serenità riportando tutto il tuo essere ad uno stato armonioso!

Chi siamo noi e come possiamo aiutarti.

Noi siamo un veicolo, siamo mediatori della tua energia, siamo il mezzo con cui puoi imparare o reimpirare ad autoguarirti. Collaboriamo con il tuo ESSERE affinchè esso ritrovi la propria connessione naturale al SE e al TUTTO. Attraverso la nostra guida il campo energetico individuale viene sbloccato modificando l’approccio ai pensieri e alle emozioni.

Il mediatore non sostituisce il medico, aiuta l’individuo alla riattivazione delle energie sottili affiancandolo nel percorso di autoguarigione.

NOI siamo QUI’ per TE… accoglici!

Namastè.